FREUD

Sigmund Freud è stato un medico neurologo e fondatore della psicoanalisiFreud è noto per aver elaborato la teoria psicoanalitica secondo la quale i processi psichici inconsci influenzano il pensiero, il comportamento umano e le interazioni tra individui. Partendo da una formazione medica, ha tentato di stabilire correlazioni tra la visione dell’inconscio, rappresentazione simbolica di processi reali, e delle sue componenti con le strutture fisiche della mente e del corpo umano.


AMBIENTE DI  ORIGINEE STUDI  DI MEDICINA

Siegmund Freud nasce nel 1856 a Freiberg (Repubblica Ceca). Nel 1860  si trasferisce con la famiglia a Vienna. Nel 1881 si laurea in medicina e inizia il  suo tirocinio in vari laboratori di ricerca.  Nel 1882 incontra Martha Bernays, che diventerà nel 1886 sua moglie e gli darà 6 figli. Freud prosegue la  sua attività nel reparto di malattie nervose nell'ospedale viennese.  Nel 1885 consegue la libera docenza in neurologia.


 SOGGIORNO A PARIGI E APERTURA DELLO STUDIO DI VIENNA

Egli ottiene una borsa di studio che gli permette di andare a Parigi,presso in dottor Charco, con ilquale stringe una profonda amicizia. Nel 1886 apre aVienna uno studio privato per la cura delle malattie  nervose, cove confluiranno medici e pazienti da tutte le  parti del mondo.


LA MALATTIA E GLI ULTIMI ANNI

Egli è statocolpito da un terribile tumore alla mascella e sottoposto a numerosi interventi chirurgici. Freud convive 16 anni con questa malattia e  il suo discepolo e biografo Ernst Jones appunta scrupolosamente i momenti terribili del suo  declino. Egli viene assistito dalla figlia Anna , divenuta nel frattempo  un'eccellente psicoanalista specializzata nello studio dei disturbi dell'infanzia. Gli ultimi anni della sua vita sono funestati dall'avvento nazista che censura i suoi scritti e l'intero movimento psicoanalitico. Nel 1938 i nazisti invadono l'Austria costringendo Freud ad andarsene prima a Parigi, poi a Londra, dove muore il 23 settembre 1939.


OPERE
  • Studi sull'isteria  (1895), in collaborazione con Joseph Breuer
  • L'interpretazione dei sogni (1900)
  • Psicopatologia della vita quotidiana (1901)
  • Tre saggi sulla sessualità (1905)
  • Totem  e tabù (1912-1913)
  • Introduzione della psicoanalisi (1915-1917)
  • Al di là del principio del piace (1920)
  • Psicologia delle masse e analisi dell'Io (1921)
  • Il disagio della civiltà (1929)
  • Costruzioni in analisi (1937)
  • Psicoanalisi (1938)

STUDI SULL'ISTERIA 

Ipnosi --> pratica che induce nel soggetto uno stato psicofisico simile al sonno, diminuendo la capacità critica e aumentando la suggestionabilità. --> faceva riaffiorare circostanze recondite della vita individuale,  che, per il solo fatto di essere esternate, si "scaricavano" e  si svuotavano delle energie negative che si erano accumulate per mancanza di uno sfogo adeguato.


--> Il ricordo degli eventi consentiva l'espressione degli impulsi inibiti del passato,permettendo un miglioramento della situazione clinica del paziente.


Metodo catartico --> elaborato da Freud insieme  all'amico Joseph Breuer  --> processo di liberazione (catarsi) da esperienze traumatizzanti o da situazioni conflittuali.


--> Connessione tra sintomi del paziente e determinati avvenimenti o fatti, dimenticati, della sua vita passata.


--> Per comprendere il motivo dell'oblio vennero formulate due ipotesi:
  • la  prima, preferita da Breuer, è che gli aventi dimenticati dal paziente, siano fatti vissuti in un particolare stato "ipnoide", cioè al limite della coscienza, dovuto a scosse emotive o esaurimento nervoso.
  • la seconda, verso cui Freud propende, è che l'oblio subentri per la particolare natura spiacevole dell'avvenimento stesso, che susciterebbe una reazione di difesa da parte della persona interessata, portandola ad eliminare dalla coscienza, in modo incosapevole , un ricordo per lei inaccettabile.


Egli spiega il meccanismo allabase delle patologie isteriche e nevrotiche, secondo cui:

 
--> Il soggetto patologico vive un evento traumatico.


-->In lui si determina una  reazione di difesa, per la spiacevolezza della situazione, che consiste nell'oblio del fatto stesso.


-->  A causa diparticolari circostanze, è impedito il deflusso della carica emotiva legata al fatto originario, cioè viene negata la possibilità della sua normale espressione attraverso gesti, parole o azioni.

 
--> l'energia rimasta inespressa determina la formazione dei sintomi.

 
Tale meccanismo rivela la presenza di funzioni e contenuti psichici incosapevoli.




L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI

Egli individua la via privilegiata d'accesso all'inconscio: il sogno.


Esso consente di risalire a ricordi, desideri, pulsioni e tendenze che sono oggetto di rimozione  .


--> essa è una reazione di difesa inconsapevole verso ciò che si avverte come inaccettabile.



-->Il sogno, per Freud, è sintomo di desideri non realizzati--> desideri "rimossi",ricordi,tendenze o pulsioni respinti dalla coscienza perchè percepiti come inaccettabili in quanto immorali, attinenti, in genere, alla sfera della sessualità. 



Il sogno è l'espressione camuffata di un desiderio 
--> infatti esso presenta due livelli:
  • Il contenuto manifesto --> la scena onirica --> contenuto manifesto, come viene ricordata al risveglio.
  • Contenuto latente --> l 'insieme delle tendenze inconsce  che si esprimono in forma "travestita" nella scena onirica. 


--> Nei sogni i desideri non vengono espressi direttamente, ma in una forma allusiva e simbolica 

 --> per vincere il controllo della coscienza il materiale onirico deve essere sottoposto ad un trattamento deformante che Freud definisce : "lavoro onirico".

 

--> Nell'elaborazione del sogno, ad esempio, viene utilizzata la tecnica della drammatizzazione,che implica la conversione del pensiero astratto in scene concrete, da cui sono esclusi i nessi logiciche nonmalmente caratterizzano il ragionamento.

 
Inoltre sono tipici del sogno i procedimenti di:
  • Condensazione, per cui un elemento viene ad acquistare, oltre al proprio significato, un significato ulteriore.
  • Sovradeterminazione,grazie a cui un elemento della scena manifesta si trova a corrispondere a più elementi del contenuto latente.
  • Dispersione, per cui un elemento del contenuto latente può essere ripetuto, nella scena manifesta , più volte in forma diverse.
  • Spostamento, grazie al quale l'attenzione viene trasferita dall'elemento principale, cioè quello che è più direttamente connesso al desiderio rimosso, ad altri secondari, per "depistare" la coscienza.
 Dunque il lavoro di interpretazione dei sogni è molto complesso.




PSICOPATOLOGIA DELLA VITA QUOTIDIANA

Egli chiarisce il meccanismo di lapsus (errori involontari nel parlare o nel scrivere) e atti mancati (amnesie dimenticanze, falsi ricordi, disattenzioni varie), i quali sono determinati dall'alterazione di un'intenzione consapevole a opera di un'impulso inconscio.


-->Essi sono segnali importanti di un conflitto interiore, dovuto alla rimozione di eventi spiacevoli o inaccettabili.


--> Freud individua due fattori fondamentali:
  • il primo è rappresentato dalla presenza di un'intenzione confapevole, le parole che stiamo per pronunciare o l'azione che stiamo per compiere, cioè quella che risulterà alterata, dunque "mancata".
  • il secondo è dato dalla tendenza inconscia, che agisce sull'intenzione cosciente, turbandola.

Il comportamento "vigile" dunque, soprattutto quando siamo stanchi, può contenere elementi "rivelatori" che è bene non trascurare.



STRUTTURA DELLA PSICHE

Essa presenta tre "luoghi" o "zone"(prima topica tòpos=luogo)


  • coscienza --> parte consapevole della personalità. Freud parla anche di sistema percezione-coscienza, perchè la funzione essenziale di tale sistema sembra essere quella di porci in contatto con il mondo esterno attraverso le nostre percezioni.
  • inconscio --> ricordi, desideri e impulsi rimossi, considerati inaccettabili. Essi rimangono "operativi nella psiche dell'individuo, tanto che, anche a distanza di anni, si possono presentare camuffati nei sogni, nei piccoli atti quotidiani di dimenticanza, oppure nei sintomi delle malattie nervose o nevrosi.
  • preconscio --> contenuti latenti, suscettibili di diventare consapevoli, momentaneamente non presenti nella coscienza, ma susciettibili di diventare consapevoli in qualsiasi momento.
 Essa è composta da tre "istanze" (seconda topica, modello diverso di descrizione della Psiche)
  • Es -->  dimensione della vita pulsionale inconscia.
  • Super-io --> coscienza morale, cioè l'interiorizzazione dei modelli ideali di comportamento. Esso è in parte cosciente, in quanto implica un modello che l'Io ha di fronte a sé, ed in parte inconscio, in quanto alcuni elementi che lo compongono derivano da processi di cui non siamo consapevoli.
  • Io --> parte organizzata della psiche, la quale consente la mediazione e sintesi tra le istanze contrapposte dell'Es e del Super-Io, presiede nella sfera delle azioni e presenta alcuni aspetti inconsci in quanto controlla i meccanismi della censura e della rimozione.


LA NEVROSI

Essa è una malattia della psiche, causata da un forte conflitto tra Io, Super-Io e pulsioni dell'Es e realtà esterna. --> I suoi sintomi richiedono un'interpretazione  --> grazie al metodo delle libere associazioni.
  
 Dunque la nevrosi è appunto uno dei principali squilibri o disturbi della psiche.

Esempio--> Una paziente era segretamente innamorata del cognato. Quando la sorella morì a causa di una grave malattia , la donna, insieme al dolore della perdita, provò un sentimento di felicità al pensiero di poter sposare l'uomo amato. Questo pensiero si scontrò pero con il Super-Io, era talmente mostruoso gioire per la morte di una persona, per di più la propria sorella, che tale sentimento venne respinto  dall'incoscio. La ragazza allora si ammalò, manifestando sintomi isterici gravi. Durante la terapia psicoanalitica emerse il desiderio provatonei confronti del cognato e la fantasia di sposarlo che era affiorata dopo la morte della sorella (che aveva completamente dimenticato); la ragazza guarì nel momento in cui riuscì a ripostare alla coscienza tali contenuti rimossi.

Bisogna sottolineare che per Freud non esiste una vera e propria barriera tra psiche "sana" e nevrotica. L'Io subisce l'attacco delle contrastanti forze dell'Es e del Super-Io e della realtà. Dunque non vi è "normalità" che non sia vulnerabile --> il confine tra  normalità e patologia è molto sottile. 


--> Possiamo dire che un individuo si dice normale quando riesce  a comporre le spinte contradditorie presenti in lui, conquistando un difficile compromesso tra esse, ciè riesce a  dare piccolesoddisfazioni alla pulsioni dell'Es , senza però contraddire alla norme del Super-Io.


Quando però le pulsioni dell'Es sono troppo forti e il Super-Io troppo debole, può accadere che l'equilibrio non si raggiunga e  l'individuo sviluppi comportamenti condannati dalla società come immorali. 


Può avvenire però che il Super- Io preponderante , rimuova il desiderio e che le richieste dell'Es siano confinate nell'inconscio, da dove riemergono generando i sintomi  nevrotici.


Poichè la psiche è un luogo di battaglia tra gli istinti, che cercano di sprigionarsi liberamente, e l'autorità, che li reprime, si può capire meglio in significato dei sintomi, che sono proprio i segnali della presenza di tale conflitto.

 I sintomi esprimono le pulsioni proibite, ma in modo velato e irriconoscibile anche per lo stesso soggetto, che si trova a compiere gesti o rituale senza saperne il motivo. 

--> Come ogni linguaggio snche l'inconscio si esprime attraverso "parole" che vanno interpretate (sintomi  nevrotici, sogni, atti mancati...). 

METODO  DELLE LIBERE INTERPRETAZIONI

--> Metodo utilizzato da Freud, dopo aver abbandonato l'ipnosi, per decodificare il significaco manifesto dei sogni, dei lapsus, degli atti mancati. Esso consiste nell'associare a ogni elemento del sogno, in una condizione di rilassatezza e di "abbandono", tutti gli evementi  che affiorano alla mente.

Il paziente è esortato a raccontare tutto quello che gli viene in mente in relazione a ciascuno degli elementi del sogno, dei lapsus, degli atti mancati e dei sintomi; tali elementi vengono isolati e scorporati dal complesso coerente del racconto, o dal tessuto unitario delle azioni, proprio per sottrarli alla logica del pensiero razionale. 

Il soggetto deve far scorrere le immagini ed abbandonarsi alla libera associazione che affiorano alla coscienza,  e rifernedole con la massima sincerità. 

Il  terapeuta ha semplicemente il compito di innescare il processo ideativo, offrondo alcuni spunti da cui il paziente deve partire riferendo  le connessioni immaginative suscitate. 

Grazie a tale metodo è possibile non tanto eliminare le difere dell'Io di fronte all'insorgere delle pulsioni dell'Es, quanto , quanto eludere, aggirarle in modo da avere accesso alle regioni nascoste dell'inconscio senza incorrere nelle minacce punitive del Super-Io.


Freud afferma che la difficoltà principale consiste nel fatto che quelle stesse forze che hanno determinato la rimozione, sono anche causa di una profonda "resistenza" esercitata dal paziente nei confronti della cura. --> inconsapevole desiderio di conservare l'oblio.


TERAPIA PSICOANALITICA

Lattività di interpretazione esercitata dall'analista si avvale anche di racconti relativi alle esperienze affettive, sociali, intellettuali ecc. ; esse non valgono solo per ciò che affermano, ma per ciò che "non dicono" , per i vuoti e le lacunee, le incertezze, per tutti quegli aspetti che rivelano sospette "interferenze" --> censure e resistenze inconsapevoli.


La materia su cui si sviluppa l'analisi è prevalentemente linguistica, ma riguarda anche il comportamento, mimica, postura, gesti, esitazioni --> l'insieme delle espressioni di una persona.


Transfert --> o "traslazione affettiva"  la positiva interazione che si instaura tra il paziente e il terapeuta nella situazione analitica. Essa consiste nel fatto che il malato, acquistando prograssivamente fiducia nel proprio medico, sviluppa nei suoi confronti un trasporto emotivo che in qualche modo riproduce quello provato nell'infanzia, per le figure genitoriali.


 LA SESSUALITÀ 

L'INNOVATIVA CONCEZIONE DELL'ISTINTO SESSUALE

Alla base della descrizione freudiana della nevrosi e del conflitto psichico, vi sono pulsioni che hanno carattere prevalentemente erotico. 

Concezione che la sessualità non vada ristretta ai soli rapporti tra adulti, dunque amore di coppia finalizzato alla procreazione, ma esso riveste una sfera più ampia, anche quella dell'infanzia.

Ciò implica un allargamneot del concetto di sessualità --> impulsi e istinti che derivano dalla più generale tendenza dell'organismo all'autoconservazione e alla soddifazione immediata del bisogno. 

Sessualità --> molla primcipale dell'agire umano.

Freud afferma che l'istinto sessuale èun insieme di pulsioni che presenta caratteri specifici e che tente al piacere e alla soddisfazione indipendentemente dall'oggetto e dalla finalità verso cui è "normalmente" rivolto. 

Qualsiasi variazione rispetto alla "norma" , non è dovuta ad un'anomalia o a una deformità dell'istinto in sé , ma al fatto che questo, nel corso della sua evoluzione, piò essere spinto a rivolgersi ad un oggetto differente e sostitutivo per motivi di carattere esterno o per ragioni psichiche particolari.



IL CONCETTO DI LIBIDO

 In relazione alla pulsione sessuale Freud parla di libido, intendendo con questo termine un'energia specifica che può subire variazioni nei diversi momenti dello sviluppo, che può indirizzarsi ad oggetti o a finalità molteplici e differenti .

Freud ritiene che anche nell'infanzia siano attive le pulsioni erotiche: il bambino e un essere che vive una complessa vita sessuale, la quale si esprine in gesti semplici e istintivi .



LA TEORIA DELLA SESSUALITÀ INFANTILE

--> Essa è attiva già nell'infanzia, infatti, il bambino è un "perverso polimorfo":
  • tende a un piacere indipendente rispetto alla genitalità e procreazione.
  • prova piacere attraverso varie parti del corpo.


La sessualità è attiva già nell'infanzia, infatti, il bambino è un "perverso polimorfo". Egli è perverso, poichè la sua pulsione sessuale non tende alla procreazione e neppure al soddisfacimento dellagenitalità.

In neonato prova piacere erotico nella suzione della mammella e nel contatto con il calore materno. 
(perversione --> deviazione rispetto alla psicologia tradizionale).

Il "polimorfismo", si riferisce al fatto che il bambino, nei primi anni di vita, prova piacere attraverso varie parti del corpo, che caratterizzano le diverse tappe del suo sviluppo psicosessuale:


  • Orale;    bocca --> zona erogena
  • Anale;   da uno a tre anni circa, ano --> zona erogena
  • Genitale; inizia circa alla fine dei terzo anno, organi sezziali --> zona erogena.
--> essa è distinta in:
  1. fase fallica, --> nella quale il bambino diventa consapevole dei genitali e sviluppa il complesso di Edipo. --> è attratto dal genitore di sesso opposto ed è ostile al genitore dello stesso sesso.
  2. periodo di latenza --> dai 5/6 anni fino alla pubertà, in cui si assiste ad un'interruzione o inibizione della sessualità.
  3. fase genitale, --> pubertà -->nella quale la zona erogena coincide con i genitali.


    

L'ORIGINE DELLA SOCIETÀ E DELLA MORALE 


--> L'origine della società risiede nei conflitti edipici alla base del totemismo, in cui:
  • il totem rappresenta l'autorità, l'oggetto di culto.
  •  il tabù costituisce l'insieme dei divieti e delle norme volti a impedire il parricidio e l'incesto.

 
Dalla codificazione di tali norme e prescrizioni derivano la morale e la religione.
--> Il fine della società consiste nella ricerca della felicità
Infatti l'agire dell'uomo è mosso dal principio del piacere, che tende alla soddisfazione immediata del bisogno.
Tuttavia --> l'uomo deve sottostare al principio di realtà, che:
  • implica l'esame di circostanze e il differimento del piacere.
  • presiede alla nascita delle norme sociali. 






Commenti

  1. Bene, forse da uniformare carattere... qualche approfondimento in Bergson e/o Kierkegaard ci starebbe... :-)

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